CONCORSI

2015 – ORTO URBANO – progettato e realizzato con l’arch. Davide Corti.

Indetto da Infoweb srl e dall’associazione culturale Hortus 2015, il concorso raccoglie idee per la progettazione di orti urbani su lastrici solari in edifici selezionati all’interno della città di Milano. Il progetto presentato è ritenuto meritevole di menzione per l’innovazione e la realizzabilità tecnica.

Il progetto si basa su un sistema modulare in grado di proporre scenari sempre diversi con un modulo semplice, composto da sole 4 varianti, e un modello standardizzato, con tutti i vantaggi della produzione controllata in fabbrica.

I moduli, di dimensione 300×300 cm, sono attraversati da camminamenti disegnati in modo tale che, ruotando, traslando e invertendo i moduli, i percorsi non si interrompono ma proseguono, da un modulo all’altro.

Come siti ideali sono stati selezionati i Campus Universitari perché posizionati solitamente in zone strategiche della città, ben servite dai mezzi pubblici, spesso con coperture piane delle quali nessuno si interessa – impiegate per alloggiare vani tecnici ed impianti, noncuranti dell’impatto estetico sul paesaggio circostante. In più, sono frequentati da giovani, che possono essere coinvolti nel progetto.

Il modulo può accogliere la terra e qualsiasi altro elemento. La ghiaia, per esempio, che trasforma l’orto in una piazza, un luogo di socializzazione. Da qui l’innovazione della proposta: l’orto si fonde con piccole piazze urbane sopraelevate e suggerisce socializzazione e momenti di incontro, come concerti, letture, riunioni all’aperto, anche a metri di altezza da terra.

I moduli che compongono i nuovi camminamenti possono essere eliminati semplicemente svitandoli.

SOLUZIONE TECNOLOGICA E COSTRUTTIVA

Il progetto prevede che i 4 elementi modulari di base siano realizzati in plastica riciclata, su uno strato di impermeabilizzazione antiradice, con fori sul fondo per lo scolo, la corretta ritenzione dell’acqua e la naturale aerazione del terreno.
Per mantenere leggeri i carichi, le vasche devono contenere un substrato terroso dello spessore di 35 cm o, in alternativa, della ghiaia.
L’orto così pensato contribuisce al maggiore isolamento termico dell’edificio, configurandosi come un giardino pensile tecnologico.